domenica 5 settembre 2021

Mindfulunedì

 

La consapevolezza è il gradino per la possibilità di gustare appieno la vita. 
È parte della pratica meditativa proprio in virtù del fatto che la meditazione serve a focalizzare lo splendore in mezzo alle ceneri, il bello tra l'incomprensibile scelta del vuoto, la grazia nel cuore del mondo.

Mindfulness, il termine con cui la pratica della consapevolezza ha trovato successo in Occidente, è il 'prestare attenzione in modo specifico, con intenzionalità, nel momento presente e senza giudizio' (John Kabat-Zinn).

Gli ostacoli più grandi alla consapevolezza sono: 
✅ l'iperconnessione 
✅ il multitasking.

Nell'ostacolo, nella pietra d'inciampo, 
c'è anche il guado.

Attraverso la pratica della consapevolezza è possibile che permettiamo a noi stessi di passare ➡️ dall'iperconnessione ai social media, ancorandoci spesso ad una realtà fittizia, all'interconnessione con il creato e le creature e, di più, con la realtà fatta del visibile come dell'invisibile. 
➡️ E che, mettendo ordine nel multitasking, ovvero il fare tante, troppe cose tutte insieme, diveniamo creatori d'arte. S
Sì, perché ciò che assorbe completamente la mia attenzione, la mia intenzione, nel momento presente, senza che io ne sia giudice, ha la possibilità d'essere l'opera d'arte in cui l'Artista/Creatore divino con cui collaboro, 
si fa spazio nel mondo.

"La vita spirituale non è forse null'altro che la vita materiale compiuta con cura, calma e pienezza: quando il panettiere svolge alla perfezione il suo lavoro di panettiere, Dio è nella panetteria".
(Christian Bobin)

E allora, buon Mindlunedì, amici:
ai nostri posti di co-creatori!

Marianna 

N.B. Al link qui sotto, trovi il mio articolo, pubblicato anche sulla rivista di ricerca spirituale Appunti di Viaggio, 
per un ulteriore risonanza 😉

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