"Apritevi porte antiche".
(Salmo 23)
Tutti questi due risvegliano in me il gusto di leggere dentro alle cose.
Due è la bet dell'alfabeto ebraico, una lettera che amo molto e che è marchiata a fuoco sulla porta della nostra casa.
È il numero della creazione e della casa appunto, ma può essere anche il tempio.
La differenza tra MIKDASH (tempio valore numerico 444) e BAYT (casa valore numerico 412) è 32, ovvero il valore numerico di LEV, il cuore.
Il cuore può trasformare la casa in un tempio.
E oggi, nella tradizione cristiana, si festeggia la festa della Presentazione di Gesù al Tempio.
Gli orientali chiamano questa festa dell'Ipapante, ovvero dell'Incontro.
È una festa molto profonda.
Dio che si fa uomo va a incontrare Dio nel tempio.
Nel tempio del corpo, Dio si incontra con sé stesso nel tempio di pietra.
E tutto può ritornare ad essere nella creazione originaria.
Tutto è ricollocato al suo posto.
Punto.
E a capo.
Ma, ahinoi, sono passati molti secoli
e ancora manchiamo l'Incontro.
Passano molti anni, nelle nostre vite personali, e ancora manchiamo l'Incontro.
Eppure in noi sono aperte le porte ormai!
Basterebbe ricordarsene.
Oggi, bacia i tuoi piedi, onora i tuoi passi
e riprendi il cammino dell'Incontro.
Chi incontra Dio in sé lo riconosce ovunque.
... non ci sarà più, allora, bisogno di parlare di rispetto dei diritti, di accoglienza della diversità, di connessione con tutto il creato.
La rivoluzione nel profondo è
la vera rivoluzione per questo mondo
che ha perso la memoria.
Buon Giorno Nuovo,
Marianna
Nessun commento:
Posta un commento