venerdì 8 novembre 2019

"Meglio lanciare una pietra a caso che una parola". Evagrio Pontico


Quando studiavo teologia sono rimasta colpita dalla divisione che c'era all'interno della Chiesa fin dagli inizi.
Già i Corinti si dividevano in fazioni (io sono di Paolo, io di Cefa, io di Apollo...).
Nella formulazione della fede ancora fazioni per un Gesù più umano o più divino...
Fazioni er un articolo del Credo.
Insomma, chi credesse di trovare nella Chiesa degli inizi o del passato un modello di perfezione si sbaglierebbe di grosso.
E questo è confortante.
La Chiesa, in quanto comunità riunita da Dio, è sempre fatta da uomini e donne.
E noi siamo tutti fallibili.

Anche oggi, c'è chi è con papa Francesco, chi lo giudica eretico, chi dice di ascoltarlo e invece pone atti diametralmente opposti al suo magistero.
Insomma, nulla di nuovo.

L'unica costante è la fallibilità dei nostri giudizi, delle nostre posizioni. Nell'aspetto manifesto.
Poi c'è Dio.
Che fa fiorire anche il deserto.
Ma è l'aspetto non manifesto che va cercato 'nel segreto'. Con coraggio.
Sperando contro ogni speranza. 

Ecco perché ciò che più mi addolora è ritrovare, nei cosiddetti fratelli di fede (io mi sento in realtà in fratellanza con l'Umano e non solo con una fazione di umanità) posizioni di fondamentalismo e chiusura.
Se sono veramente umano, che è il bersaglio del porsi nella volontà di essere veramente cristiano, non posso essere fondamentalista.
E questo è segno che il Vangelo, narrazione di un Dio che si è fatto uomo per indicare che la vera umanità è la strada per la divinità, non ha ancora attecchito
nei nostri cuori.

Io incasso, con dolore, la chiusura.
Non mi lascia indifferente.
Perché 'la porta chiusa in faccia' non è sulle mie parole o il mio operato (quello lo accoglierei facendone tesoro) ma sul pregiudizio che altri sollevano
ad occhi ed orecchie chiuse.

Sono felice di essere me.
Onorata della mia storia.
Innamorata di un Dio che è un portale spalancato per chiunque. E sempre.

Il dolore passerà.

"Meglio lanciare una pietra a caso
che una parola".
Evagrio Pontico

Marianna

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