mercoledì 17 aprile 2019

mercoledì #riposa nell'essenziale


Di che si nutre il fuoco di cui ardi?

C'è una fiamma che divampa in ciascuno di noi e che tende, per sua natura, ad andare in alto, a crescere, ad avvampare tutto ciò che ci sta attorno.
L'esito di questa fiamma è dato da ciò che
la nutre.

Mi spiego con un esempio tratto dalla Scrittura, nello specifico dal Vangelo di Giovanni (Gv 13, 21-33.36-38) che la liturgia cristiano cattolica propone in questi giorni.
La scena è quella dell'ultima cena e della rivelazione del prossimo tradimento che consegnerà il Cristo alla sua storia.
Si pongono a confronto due FUOCHI.
Il fuoco di Giovanni che, reclinato sul petto di Cristo, ascolta, confidente, il cuore del Maestro.
Il fuoco di Pietro che, nella sua baldanza, dice di voler 'dare la vita per il suo Signore e Maestro': subito dopo viene annunciato il suo prossimo rinnegamento (il famoso "prima che il gallo canti...").

Due fuochi che promanano da due luoghi diversi: il primo, quello di Giovanni, dal cuore cristificato (unificato);
il secondo, quello di Pietro, dal crescere dell'emozione difronte all'annuncio della dipartita del Maestro.
In più Pietro, se andate a leggere il testo, è curioso e manda un altro, Giovanni, a chiedere al Maestro chi lo tradirà.
Tipico atteggiamento dell'ego più infantile.
Giovanni pone il capo sul cuore di Cristo e chiede... e ascolta...

Così siamo noi, sempre tra l'Origine della Vita che ci stabilizza e il mare emotivo che ci destabilizza fino al rinnnegamento di ciò che ci è più intimo di noi stessi: Dio in noi.

Le emozioni ci muovono, come il termine stesso dice, come fuoco, ma possono essere fuoco che illumina e non che distrugge
a seconda del luogo in cui riposa
la nostra fiamma interiore.

Riposare nell'essenziale
ci permette di uscire dall'emotività che dilania e di dare colore ad ogni stato emotivo per farne una strada.
Ci allontana dalla curiosità banale sui fatti e ci pone nell'attenzione alle persone.
Ci ricolloca nel nostro luogo:
il cuore divino.

Riposa nell'essenziale.

Buon Giorno Nuovo,

Marianna

Nessun commento:

Posta un commento