domenica 27 maggio 2018

#lunedì consapevole


C'è una fase preliminare alla meditazione
in cui rilassiamo il corpo che siamo
per aiutarlo a divenire silenzioso
come un grande orecchio che ascolta.
Poi scendiamo dalla nostra mente al cuore,
perché anche questa si pacifichi e divenga silenziosa
(per ciò che è possibile alla sua natura pensante)
e scendiamo una immaginaria scala che ci conduce
nelle nostre profondità.

Questo aiuto é di non poco conto perché ci permette di passare
dalla coscienza ordinaria
ad uno stato di seconda coscienza e
di giungere quindi dalle onde beta a quelle alfa.

Più scendiamo questa scala
più nella nostra vita quotidiana notiamo dei cambiamenti
perché ciò "favorisce l'unificazione della sfera  conscia con quella inconscia (...)
con questo di  vantaggio, che non imbocchiamo la via di un intervento diretto,
complesso e faticoso sui sensi,
per venire a capo delle inclinazioni e delle esperienze negative
nell'intento di liberarcene, ma seguiamo una terapia indiretta più discreta e sottile paragonabile a quella del sonno, che ripristina la sanità del nostro organismo mentre siamo avvolti nella quiete e nel silenzio" (A. Gentili, I nostri sensi illumina).

Ritorniamo, poco a poco, allo stato della nostra infanzia
quando credevamo con fermezza che TUTTO È POSSIBILE.

La consapevolezza è davvero una scala potente
per realizzare ciò che siamo.

Dai tempo e spazio alla tua pratica meditativa:
ogni cambiamento comincia da te!

Buon Giorno Nuovo,

Marianna

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