domenica 28 giugno 2020

domenica #ricominciare


La meditazione serve alla vita.
Non ho cominciato a meditare perché stavo male o volevo rilassarmi.
Ho cominciato a meditare (a 15 anni!) perché cercavo il senso ultimo e interno di tutte le cose.

In meditazione ci sono tre momenti essenziali:
1. attenzione,
2. intenzione,
3. nulla.
Nulla?
Sì.

L'attenzione è quando tendi l'arco.
Il corpo, la mente e il cuore cercano di entrare in uno stato di coerenza.
Il respiro in questa fase è fondamentale.
Questa é lo stadio in cui molti si fermano perché si rilassano, si acquietano.
Questo non è meditazione ma solo uno stato di rilassamento e quiete.
L'intenzione è quando dall'attenzione passi a puntare la freccia verso il bersaglio.
Il mantra è uno strumento che ci permette di percorrere la traiettoria della freccia.
Lo seguiamo, con intenzione, cercando di non deviare dalla sua traiettoria.
La terza fase non s'insegna.
È la centratura del bersaglio.
È dono.
È nulla
perché in quello stadio
noi ci facciamo semplicemente da parte e lasciamo che irrompa, al centro dell'essere, lo stesso Essere che lo fonda.

Così è la vita.
Così noi siamo.

Arco, freccia, bersaglio e un surplus indicibile che travalica ogni cosa
non annullandola
ma facendola
implodere di Vita.

Non a prescindere dalla quotidianità
noi cerchiamo il senso ultimo delle cose, ma dentro ogni gesto, ogni incontro, ogni attimo.
L'attenzione consapevole a quel che accade
è magnifica.
Ma non è tutto.
Dentro il quotidiano è l'intenzione che muta le coordinate della nostra esperienza.
È accogliere il segno, la parola che tutte le cose contengono.
E non perché siano altro da quello che sono ma proprio perché sono quello che sono.
Non si tratta di spiritualizzare le cose.
Si tratta di vedere davvero.
Vedere davvero.
E poi...
Nulla.
E Tutto.
🎯

Ricominciare è possibile ogni istante.
Tendi, punta, lascia andare.

Buon Giorno Nuovo,

Marianna

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