Nessuno è immune da pensieri negativi o ricorrenti e ciascuno deve fare i conti con questa realtà.
L'approccio aggressivo, tuttavia, non è mai utile e proficuo.
Non ci sono 'guerre preventive' che abbiano senso. Neanche - e soprattutto (perché ogni guerra non nasce che dalla mente e dal cuore di una persona singola e da lì si espande) - quelle a noi stessi.
Addomesticare i pensieri è fondamentale.
E non è facile.
È un percorso di consapevolezza.
Con cadute e resurrezioni.
Oggi, nella tradizione cristiana, comincia un tempo detto Ordinario.
È la celebrazione dei giorni e delle ore
fuori dalle festività solenni come la Pasqua
e il Natale.
Quanto è bello 'sto tempo!
È il ricamo del tempo quotidiano.
E il primo Vangelo che oggi è proposto parla di quattro fratelli, chiamati a due a due, perché seguano il Maestro lasciando il resto.
Anche il lavoro sicuro che porta profitto, che è lascito di generazioni, che dà riconoscimento nella società...
Due fratelli ovvero ogni aspetto dell'umanità.
Ogni luce e ogni ombra.
Tutto di noi è chiamato, rivoltato verso la Luce Originaria, perché si metta in cammino e giunga fino al compimento.
Non c'è qualcosa di noi che non sia una mappa per percorrere la strada verso l'evoluzione. Tutto concorre al nostro vero bene.
Anche i pensieri negativi o persistenti possono essere una chance trasformativa.
Convertire i pensieri è l'inizio della contemplazione del divino in tutte le cose.
Dunque?
Andiamo ai nostri posti a compiere l'opera bella che siamo.
Senza scoraggiamento se cadiamo.
Siamo dei risorti.
Tutto manifesterà la Luce.
Buon Giorno Nuovo,
Marianna
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