Ad ogni epoca storica è corrisposta una tipologia di santità che ha illuminato il nostro mondo verso la prospettiva mancante in quel determinato contesto spazio temporale e socio culturale.
Francesco d'Assisi, per esempio, è germogliato nell'estrema necessità di riportare la Chiesa del tempo e la società in cui viveva, ad uno stile di autenticità attraverso la povertà scelta come via di vicinanza all'altro, a Dio, alla propria esperienza terrena.
Gli antichi monaci del deserto, andando più indietro storicamente, scelsero la vita eremitica per contrastare una spiritualità che già da allora se la faceva con il potere. Dopo l'editto di Costantino essere cristiani era normale: loro scelsero di non essere 'normalizzati'.
La santità scelta non è altro che la forma da dare alla sostanza che è immutabile.
La forma sono le nostre storie.
La sostanza è il divino che ci abita e che, più siamo autentici, più lasciamo risplendere attraverso la nostra forma di vita.
Oggi (e il Sinodo per l'Amazzonia ne ha dato una chiave di lettura in alcuni punti in particolare) la santità è declinata in un nuovo scenario quindi in una forma più vicina ai temi dell'ambiente e della salvaguardia del creato e della dignità delle creature.
Mi sembra che il "Manifesto del contadino impazzito" di Wendell Berry possa essere per tutti noi una carta d'identità su cui rifarci il look e per divenire sempre più 'trasparenza della Trascendenza'.
Eccolo a voi.
"Se amate il guadagno facile,
l’aumento annuale di stipendio,
le ferie pagate.
Se desiderate sempre più cose prefabbricate,
se avete paura di conoscere i vostri vicini di casa, se avete paura di morire
allora nemmeno il vostro futuro
sarà più un mistero per il potere,
la vostra mente sarà perforata in una scheda
e messa via in un cassettino.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno, quando vi vorranno far morire per il profitto ve lo faranno sapere.
Ma tu, amico, ogni giorno,
fai qualcosa che non possa entrare nei loro calcoli.
Ama la Vita. Ama la Terra.
Ama qualcuno che non se lo merita.
Conta su quello che sei e riduci i tuoi bisogni.
Fai qualche piccolo lavoro gratuitamente.
Non ti fidare del governo, di nessun governo, e abbraccia gli esseri umani,
nel tuo rapporto con ciascuno di loro
riponi la tua speranza politica.
Approva nella natura quello che non capisci
e loda questa ignoranza,
perché ciò che l’uomo non ha razionalizzato
non ha distrutto.
Fai le domande che non hanno risposta.
Investi nel millennio.
Pianta sequoie.
Sostieni che il tuo raccolto principale
è la foresta che non hai piantato
e che non vivrai per sfruttare.
Afferma che le foglie quando si decompongono diventano fertilità:
Chiama questo “profitto”.
Una profezia così si avvera sempre.
Poni la tua fiducia nei cinque centimetri di humus che si formeranno sotto gli alberi
ogni mille anni.
Metti l’orecchio vicino e ascolta
i bisbigli delle canzoni a venire.
Sii pieno di gioia,
nonostante tutto,
e sorridi,
il sorriso è incalcolabile.
Finché la donna non si svilisce nella corsa al potere, ascolta la donna più dell’uomo.
Domandati:
questo potrà dar gioia alla donna
che è contenta di aspettare un bambino?
Quest’altro disturberà il sonno della donna
vicina a partorire?
Vai col tuo amore nei campi.
Stendetevi tranquilli all’ombra.
Posa il capo sul suo grembo
e vota fedeltà alle cose più vicine al tuo cuore.
Appena vedi che i generali e i politicanti
riescono a prevedere i movimenti del tuo pensiero,
abbandonalo.
Lascialo come un segnale per indicare
la falsa traccia,
la via che non hai preso.
Sii come la volpe che lascia molte più tracce del necessario,
alcune nella direzione sbagliata.
Pratica la meditazione."
Siamo santi!
Buon Giorno Nuovo,
Marianna
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