io e le altre
che gli anni non hanno ancora battezzato alla vita,
e qualunque sia la forma
della nostra esistenza
siamo bellissime, intense.
Prologo
Adesso che siedi sul prato, il mondo, il passato, il presente, sembrano verdi ed anche il futuro, con le sue incognite, le sue responsabilità – per noi e per gli altri – sembra il bocciolo di un fiore, carico di vita ancora da venire.
Siedi, ora, su un prato che sembra il mondo stesso, fremente e fresco, come lo deve esser stato il primo giorno del tempo. E il futuro sono le tue ciocche brune e i tuoi occhi di cerbiatto e l’abbandono in Dio. Tuo, mio. Nostro.
Ti amano le rose del mio giardino, dal primo istante, e l’uva e il pane.
Da prima che io fossi, tu mi ami, con la pace e il ritmo dei battiti del cuore.
Questo è amore?
Amore è quel che sono più quel che sei e ritorno, si direbbe se fosse fiaba questa altalena di me e te. E’ il va e vieni che ci scopre, che ci identifica, che ci chiama alla vita più alta, più in alto. E sei tu da sempre, prima di me.
A te non servono i fogli, le parole, per conoscere la mia terra di lupo selvaggio e cioccolata.
A te bastano i miei occhi, il mio odore.
Devo, tuttavia, narrare. Come devo respirare.
Tu lo sai…
Scrivo
per biologico impulso
e se manco all'appuntamento con gli impazienti fogli
eccoli, implacabili,
tormentarmi
i sensi.
Di dolore e di penna
eccomi
dunque,
ad apparecchiare
la mia carne.
Racconterò e tu ascolterai, come so.
(Marianna)
DOMANI
Primo Cerchio delle donne
ore 20.00!
Un percorso narrativo-esperienziale
per riscoprire la danza tra maschile e femminile
dentro ciascuno di noi.
Per ricordare al mondo cosa è
essere UNO.
Per ridestare la fiamma del Femminile
nell'essere dell'umanità.
Medit-ire Team
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