martedì 27 agosto 2019
Una luce che non si spegne. Fino a quando non siamo rientrati.
Un tempo sognavo di restare in meditazione per tutto il giorno, con piccole pause di attività e di essere così dimenticata in un angolo del mondo, per colorarlo, quel mondo, dal di dentro.
Non ho mai smesso quel desiderio.
Tuttavia, per ragioni che solo Dio conosce, sono stata gettata nel quotidiano più tipico, quello di una famiglia.
E ne sono grata.
C'è questo tempo d'oro del mattino, solo mio (solo Nostro!) che mi permette di essere leale alla mia storia durante tutto il giorno... con piccole o grandi pause di slealtà. Come tutti.
A volte vorrei durasse tutto il giorno.
Che la quiete del mattino fosse di 24 ore!
Perché questa natura solitaria mi è come una prima pelle.
Ma si svegliano i bambini e divento una mamma.
E quante cose diventiamo durante il giorno?
In tutte, però, brilla e fa capolino quell'essere del mattino che se ne sta lì, in un angolo remoto, ad accogliere l'infinito respiro dopo respiro.
La felicità credo sia questa memoria del nostro essere più autentico durante la sfilata dei mille volti che siamo.
Una luce di indicibile bellezza che, tra le cose da essere e fare, non si spegne.
Fino al mattino dopo.
È come una matrice (una madre!) che veglia con la luce accesa finché non siamo rientrati. In noi stessi.
Buon Giorno Nuovo,
Marianna
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