sabato 10 agosto 2019

Carne nuziale. Una settimana dopo


È trascorsa una settimana
dal nostro Medit-ire Weekend d'estate e ancora gli occhi, la mente, il cuore,
sono radiati dall'esperienza vissuta.

La pretesa di questo evento era altissima: introdurci agli sponsali
con l'altro, con sé, con Dio.



Abbiamo camminato molto intensamente.
Nelle vie dell'altro, questo confine sempre in movimento, che ci chiama ad osare l'incontro e lo scontro perché il dialogo - il Logos  tra noi! - finalmente sia.

Nei labirinti del sé, luogo della prova per eccellenza, in cui riconoscersi originati dal Suono, per-sonam, e sonanti di una musica capace di cambiare tutte le cose, di dar senso al non senso, di ricollocarci nella Vita senza fine.

E infine abbiamo scoccato la freccia che determina la direzione di tutti i nostri tentativi di realizzazione: abbiamo puntato a Dio.
La freccia in noi è l'Eros e questa carne, questa realtà umana imprescindibile, fatta di corpo, mente, spirito, è l'arco che ci fa capaci di ogni possibile.
Di tutto il possibile.

Oh, ma che balbettio questo mio, amici cari:
queste parole non rendono la realtà di ciò che abbiamo sperimentato!




I mantra, il silenzio, gli occhi negli occhi, le mani nelle mani, il cammino che s'incrocia e ci fa compagni di viaggio per sempre perché siamo stati nell'Origine insieme...





L'accoglienza squisita, preziosa, piena di cura di padre Cesare, padre Tony, sorella Adele e fratel Tonino.
La musica che Lino Manzullo è e che non smette in nessun momento di cullare, scuotere, creare e ricreare.
La profondità di Maddalena Toscano che sempre ci porta ad un passo oltre con il suo essere, prima che con la manifestazione del suo talento.
Il sostegno in tutto di Antonio. Il mio sposo.
Ognuno di voi, - che ci avete onorati (non mi stancherò mai di ripeterlo!!!) del vostro essere con noi - e che avete portato le vostre storie sull'altare della Vita...

Grazie, grazie, grazie!






C'è un simbolo con cui vorrei chiudere questo breve e inadeguato ricordo...
♾ 
È il simbolo dell'infinito. 
Ci penso da una settimana. 
Cosa è questo simbolo?
Due vuoti che nella parte centrale si restringono per un passaggio, non facile, da una matrice all'altra. 
Noi siamo questo.
Una Vita Senza Fine fra due grembi accoglienti.
Solo che spesso siamo irretiti da quel fantoccio della morte che ci siamo figurati con macabre fattezze perché non sappiamo dare coordinate a ciò che non vediamo... ma solo a ciò che sentiamo con dolore...
C'è un ponte, fra questa parte della nostra carne nuziale e l'altra che verrà.
Un ponte il cui passaggio è ristretto, sì, ma sempre aperto perché non c'è divisione che tenga nel campo dell'amore.
Nel campo dell'Eros noi siamo 
Tutto Possibile. 
E siamo in cammino insieme, per sempre, da qualsiasi parte viviamo questo Infinito. 

Grazie, grazie, grazie!


Con immensa gratitudine, 

Marianna 


N.B. Presto saremo al lavoro per il Medit-ire Weekend d'autunno!!!  😍😍😍



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