martedì 19 giugno 2018

#mercoledì riposa nell'essenziale


"Non dovete dire né fare niente in particolare per essere di aiuto alle persone. Diventate bodhisattva desiderando la vostra felicità così come la felicità degli altri, e aprendovi alla vostra personale esperienza in modo amorevole.
Quando amate voi stessi, e siete abbastanza gentili con voi stessi
da essere chi realmente siete, state mostrando anche agli altri
ciò che devono fare per essere liberi.
State mostrando loro cosa vuol dire essere presenti nel mezzo della sofferenza.
Siete proprio qui nel mondo, esattamente come loro.
Sapete cosa sono la paura e l’ansia, ma non scappate.
Questo è il modo di prendere le persone per mano e attraversare insieme la nascita e la morte".

Reb Anderson, Meditazione Zen
La via del Bodhisattva, Edizioni La parola

Essere illuminati
illumina.

Non c'è altro da fare che essere.
E senza finzioni!
Nella più totale vulnerabilità,
nella forza della debolezza.

Se pensiamo che gli illuminati,  coloro che procedono
con passo lieto sulla via del compimento
non siano umani fragili come tutti gli altri
ci sbagliamo sulla natura dell'umanità.

Tutti portiamo gli stessi carichi: la differenza sta nel come.

C'è un brano del Vangelo che invita ad essere
"perfetti come il Padre ... che fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi" (Mt 5, 43-48) ovvero ad essere raggianti sempre.
Raggianti come Dio. Sempre.
Perché quello splendore
non viene dagli eventi, dai traguardi,
ma semplicemente da chi siamo.

Oggi, riposiamo in questa essenziale verità:
ricordiamoci di splendere!

Buon Giorno Nuovo,

Marianna  💓


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