mercoledì 30 maggio 2018

Visitati da un sole che sorge dall'alto


Per i cristiani oggi si celebra la festa
della Visitazione di Maria a sua cugina Elisabetta.
Sì , avete capito bene, si celebra il fatto che Maria,
la madre di Gesù di Nazareth , il Cristo,
sia andata a trovare una parente!

La meravigliosa sapienza del cristianesimo dimora proprio
in questa semplicità degli eventi:
il quotidiano ordinario
diviene sempre la porta per le grandi occasioni di visita del Divino.

Due donne incinte si incontrano
e, nel saluto di Maria,
la cugina Elisabetta sente danzare di gioia il Figlio (quello che sarà Giovanni Battista) nel suo grembo.
I bambini si salutano dal grembo delle madri.
Questo non è un fatto eccezionale: i bambini in grembo
sono grandi orecchi di ascolto,  del visibile quanto dell'invisibile.

Nell'ordinario di questa scena
lo straordinario è dato dalle due donne
che a loro volta si sono fatte 'Tutta orecchio" ( Maria è detta proprio "La Tutta orecchio" in un inno della Chiesa d'Oriente)
e riconoscono il divino che dimora in grembo.

Siamo portati a pensare che questo fatto
sia vero per queste donne, sante.

La rivoluzione della fede cristiana è questa:
ciò è vero per ogni uomo che viene nel mondo.

Ciascuno di noi è abitato in grembo dal germe divino
e ciascuno è chiamato a coltivare e custodire
questa originaria identità.

Quanta bellezza!

Accogliamo oggi il nostro ordinario
con il grembo colmo di consapevolezza
del divino che abita me e abita l'altro.

Namasté, dicono gli indiani incontrandosi,
adoro in te il Dio che ti abita.

Non dimentichiamo chi siamo.

Cristiani, induisti, ebrei, musulmani ecc.
il comune denominatore è sempre il divino in noi
e ciò è molto più potente di ogni differenza.

Namasté 💓

Marianna




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