sabato 23 settembre 2017

🍆🍆🍆La meditazione delle melanzane🍆🍆🍆




Sí, hai letto benissimo!
E, no, non è l'ultima trovata di qualche guru americano.
La meditazione delle melanzane
esiste da quando esiste l'uomo.
Ce ne siamo solo dimenticati completamente.

È bello meditare in un luogo solitario,
quando anche le condizioni esterne invitano al Silenzio.
È bello  dedicarsi un'ora
per rientrare in se stessi e
cercare la quiete, la stabilità,  il silenzio,
per ritrovare l'unità che ci fa guariti.

Eppure
se a questo non fa eco una vita trasformata
nel quotidiano
a nulla serve
neanche essere rimasto immobile per 10 giorni!

Se la quiete meditativa
non trasforma il mio modo di tagliare le melanzane
allora non serve a nulla!

Meditare deve servire a svegliarci alla vita.
Non a placare per un pó il male di vivere.

È in mezzo alle faccende quotidiane che si gioca la nostra storia
ed è lì
il luogo delle più grandi teofanie,
il luogo in cui il divino abita e si manifesta.

Ma come si fa a sentire il divino passare
mentre si affettano le melanzane?
Come si fa se magari intorno ci sono anche i bimbi,
la TV,  il telefono,  le bollette?

Ci si allena.

Così come fanno i musicisti.

Si allena l'orecchio del cuore
all'ascolto del suono della Vita.

Lo strumento più potente
per allenarsi ad ascoltare il
Suono sottile di Silenzio della Vita
è la gratitudine.

Niente come la gratitudine
spalanca il cuore
fino a farlo capace di qualsiasi abbondanza,
fino a fargli sentire la connessione tra le stelle e il filo d'erba,
fino a fargli sentire Dio
in una melanzana.

💚🍆

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