domenica 16 luglio 2017



La consapevolezza che esercitiamo nella meditazione
ci insegna ad abitare
il corpo
il momento
il luogo
l'azione.
A sentire quel che c'è,
semplicemente,
con realismo:
l'ego che recalcitra attenzione,
il corpo che segnala un passaggio da compiere,
la lezione di presenza che può essere un gesto quotidiano,
la scuola del confronto con l'altro...

Quando siamo consapevoli
tutto è un'avventura per progredire!

Per esempio...
Ho dovuto annullare la lezione straordinaria di Voicing
perché è venuto meno il numero minimo di partecipanti.
Ci ho messo un pomeriggio e una serata per mollare la presa!
E il sig. Ego (me lo immagino come quel critico gastronomico del film di animazione Ratatouille!😁)
ha cominciato a manifestare tutte le sue rimostranze!
Ha sfoggiato l'intero inventario delle sue pretese.
Fino a quando...
Una grande risata lo ha relegato al posto giusto.
E così,  dietro alla delusione,
all'amarezza, allo scoraggiamento,
si è levato il sole della possibilità. 🌞

Cosa sento in questa circostanza?
Quale è la mia zona di potere, quella su cui ho possibilità di evoluzione?
Cosa praticamente è migliorabile nella gestione di un evento?

Questo è solo un esempio, il mio.

La consapevolezza è,  non solo un salvavita,
di più: è un "potenziatore" di tutta la vita possibile!

Ecco perché,  ed è solo uno dei vantaggi,
CHI MEDITA È FELICE. 😆

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