domenica 28 febbraio 2021

lunedì ~ Poetry & Laundry



 Svegliare l'aurora 

I gesti possono urlare o sussurrare, 
come le parole. 
E al mattino, quando ancora il sole non ha irradiato del suo fulgore tutto ciò che esiste, 
i miei gesti sono silenti, come asana (posture) 
di accompagnamento dal fuori al dentro.

Sedere e tacere alle soglie dell'aurora,  
respirare nel sole nascente, dentro come fuori,
mi ricolloca nell'In Principio
sulla soglia di una creazione sempre attiva e rinnovata, di me e del mondo intorno a me.

Mi è essenziale, da sempre, questo tempo/spazio in cui resto immobile e mi muovo 
verso la resa a Dio. 
Ora, lo è più che mai!
Ora, so che dopo ci saranno tante parole, una varietà di cose da fare e molto da essere.
Dopo, sarò gettata nel mondo con forza, 
per trovare lo stesso equilibrio 
tra movimento e stabilità. 
Devo allenarmi bene! 

Svegliare l'aurora
imprime in me 'condizionamenti positivi', 
come se una bussola si alimentasse a silenzi e 
mi orientasse al giusto bersaglio 
(che manco, ovviamente, infinite volte!).

I gesti non urlano all'aurora,
c'è solo l'attenzione ad una armonia che è già presente, ma mi sfugge, spesso.
I gesti si fanno silenti, come tra amanti, 
e il sole sorge 
fuori come dentro,
anche dopo la notte più buia,
anche quando nubi lo offuscano. 
Il Sole sorge 
dall'alto.

Ora
posso azionare la lavatrice e 
girare a 1000 giri,
perché qualcosa dell'aurora
mi riporterà comunque a casa.

Buon Giorno Nuovo,

Marianna

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