Carissimi amici,
oggi scrivo di rendita 😀!
Vi propongo una risonanza sul testo 'Le benedizioni del ferro da stiro' che potete trovare sul Blog alla pagina Elenco di piccole cose che possono cambiare una giornata (e infine anche la vita)
11. Le benedizioni del ferro da stiro
<<Ero in metro a Roma.
La folla più pressante del solito. Mi piacevano quei bagni d’umanità sconosciuta. Ognuno col suo sguardo perso in chissà quale storia, ognuno col suo modo di tenersi in equilibrio, fuori come dentro.
Ed è stato lì, in uno dei 29 settembre importanti della mia vita che ho sentito l’impulso irresistibile ad essere una silenziosa benedizione per tutti. Wow, mica niente!
In realtà ho sempre avuto in cuore questa sollecitudine benedicente, fin da piccola. Prima in una dimensione magica, di quella magia dell’incanto e non dell’incantesimo, quella che accresce la realtà rivelandone l’intrinseco potenziale, poi via via crescendo, in una dimensione… magica. Uguale. Stesso incanto.
Mi piaceva chiedere a Dio di versare, come pioggia dolce, la Sua benedizione sui luoghi in cui passavo, sulle persone che incontravo e nelle situazioni più svariate.
Sentivo una sorta di responsabilità benedicente.
L’entusiasmo del bene della ragazzina che ero è stata una scuola di bellezza e di mazzate. Non me ne lamento. E’ servito. Tutto. Anche il letame. De Andrè docet!
Per molto tempo ho cercato la mia strada per benedire, con un discernimento profondo, lungo e ben guidato.
Un tempo di aspirazioni grandi, sogni immensi, come deve essere l’adolescenza.
Poi la risposta è giunta dove e come non mi aspettavo.
Nel caos. Nella vita più ordinaria possibile.
Il cuore teso all’Uno, nel molteplice più colorato e vario, ha scandito battiti sicuri mentre svoltavo l’angolo e andavo a ricevere la mia verità .
Ed ora, mentre stiro la maglia che il mio uomo indosserà , sento scendere, dal mio cuore al tessuto, una benedizione per ogni piega, per ogni angolo accarezzato dal vapore.
Che banalità , vero?
Ci sguazzo nella bellezza del banale quotidiano.
Nella mia vita piccola è il mio scopo grande, quello per cui sono venuta al mondo.
Sta qui ed ora il segreto della storia di ognuno.
Nel vapore del ferro, nell’acqua che bolle in pentola, nelle candele accese, nelle impronte sul pavimento, nell’entusiasmo per quel libro letto insieme, nelle risate per le parole sapientine di nostro figlio, nel cuore condiviso con persone nuove, nell’abbraccio d’un vecchio amico ritrovato, nell’e-mail che non ti aspettavi, nel canto delle cicale e le nuvole che sbadigliano in questo pomeriggio di fine agosto.
Il segreto, già .
L’ho trovato in un giardino, ricordate?
Ma questa è un’altra storia.
Ah - tanto per togliere ogni equivoco di edulcorazione da romanzetto devoto - che poi le maglie il mio uomo se le stira anche da solo, eh!>>.
Per ora, dalla casa con il frullatore azionato col coperchio aperto, è tutto!
Vi porto in cuore,
Marianna
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